Il problema principale è che l’uomo è governato dall’uomo perciò commette errori, cambia con l’aumentare del potere a lui conferito, lavora con un picco d’efficienza massima di 5-6 ore, non può lavorare tutti i giorni dell’anno e, a parte ferie che giustamente gli spettano di diritto, per un breve periodo potrebbe essere giustificatamente inabile al lavoro, per motivi di salute ad esempio, inoltre ha una forte limitazione in memoria e capacità di calcolo, questo implica perciò la necessità di dover delegare e creare quindi filoni di passaggi di consegna a professionisti esperti del loro settore specifico aumentando così vertiginosamente i costi e diminuendo la precisione e velocità d’elaborazione.
Una macchina virtuale tutti questi problemi non li ha, anzi cresce e si sviluppa per rimanere al passo con quanto deve svolgere giornalmente, aumentando semplicemente la struttura del proprio hardware ed aggiornando o implementando il suo “bagaglio” software.